Le recensioni di Andrea Tinti

LUSH

Ciao! The best of

Un tuffo al cuore. Un ripercorrere tappe già viste, sentieri già toccati. Finalmente un "best of" per una delle band cardine degli anni novanta. I Lush sono stati il quartetto che è riuscito ad accordare chitarre sferzanti con melodie da crepacuore, il quartetto che ha sposato un'indole punk con il pop allucinato da classifica indie. Un poker di album rappresenta l'eredità lasciata dal combo, quattro lp sublimi con piccole gemme sonore ancora sfavillanti. Poi il giocattolo si è sfaldato. La notizia del suicidio di Christopher Acland è arrivata come un fulmine a ciel sereno. I Lush non hanno retto e si sono sciolti lasciando campo aperto ad una miriade di cloni dalla chitarra stridente. Oggi un disco "raccolta" è il giusto riconoscimento del lavoro svolto da questa band femminile al 50%. Riascoltare i loro hit è un dolce "remember" che fa bene al cuore e allo spirito. La voce di Miki e Emma ci avvolge come un domopack che trattiene tutti i nostri sentimenti e ci fa espellere le impurità del nostro io. Se non avete mai sbattuto contro le canzoni dei Lush avete perso qualcosa. Tentare di recuperare il tempo perduto a volte è deleterio. Comunque provateci, la vita riserva sempre delle sorprese.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

PAY

Provate ammore inutile

I Pay son tornati. "E allora?" dirà qualcuno di voi. E allora con buone probabilità le vostre credenze stanno scricchiolando. Lo sappiano che eravate convinti che la vostra vita non sentiva il bisogno di incappare nel secondo lp del gruppo, che il mondo globalizzato del nuovo millennio fosse alieno da contaminazioni. Invece vi sbagliavate di brutto. "Provate Ammore Inutile" è un toccasana per la vostra "piatta" vita e per il mondo della globalizzazione. I Pay hanno superato loro stessi, hanno reso il loro buon debutto un disco anonimo e con poca verve. Qui c'è energia, vitalità, coerenza e divertimento a palla. Qui ci sono i Pay che eseguono l'intera tracklist senza perdersi per un solo istante. Sezione ritmica tirata, voce e chitarra che si inseguono in una corsa senza fine e liriche oculate, sono le carte vincenti di "Provate Ammore Inutile". Gli ospiti speciali del disco dovete scoprirli da soli, sarebbe troppo facile sapere tutto e subito. Tra le preferite "Benvenuti", "Lettera D'Ammore", "Un Barattolo D'Ammore" e "Non Sparate Alle Rockstar". Da ascoltare a tutto volume, compresa la cover di Renatone.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

Y:DK

Y:DK era la voce dei Technogod, band elettronica che non ha ottenuto i riconoscimenti che meritava. Oggi Y:DK ha deciso di mettersi in proprio e convogliare nel suo debutto solista milioni di idee. Ne è così nato un disco dalla tante sfaccettature, un disco che spiazza gli ascoltatori fin dal primo brano, "Zheroes", dove Yoghi, con un accento smaccatamente americano, racconta un po' della sua vita, chi si ricorda i Technogod rimarrà sicuramente interdetto. Ma non preoccupatevi le cose "si sistemano" subito dal secondo pezzo, "Indigo Chamber", dove il minimalismo elettronico diventa il ponte di congiunzione tra passato e presente. Nel proseguo del disco Y:DK si cimenta in mille rivoli, in mille influenze sonore, fino a raggiungere l'apoteosi con la cover di "Un Giorno Dopo L'altro", della quale esiste anche un video-clip alquanto suggestivo. Dopo aver "massacrato" Tenco, Y:DK prosegue per la sua strada con sguardo indifferente, consapevole di aver appena inferto un colpo mortale alla musica d'autore italiana. ">>" è un grande disco, uno di quei dischi che non mi meraviglierei se tra qualche anno venisse pagato a peso d'oro, entrando di diritto tra gli album fondamentali della electro music. Ma come si sa, nessuno è profeta in Patria e considerando i vari passaporti di Y:DK, diventa difficile collocarlo in un preciso posto ed in un preciso momento. I fan satanisti di Marylin Manson sono avvertiti.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

STEPHEN MALKMUS

Stephen Malkmus

I Pavement sono stati la miglior band lo-fi d'America. Una di quelle band che aspettavi di ascoltare con ansia. Una di quelle band che potevano scrivere esemplari canzoni ed eseguirle nella maniera più scarna possibile. Stephen Malkmus era la voce dei Pavement, morti per la distanza che separava ogni singolo componente del gruppo. Finita quella esperienza Stephen non si è perso d'animo, ha imbracciato la sua chitarra ed ha scritto una manciata di canzoni, canzoni che ti viene da canticchiare dopo il primo ascolto, canzoni che sembrano uscite dalle distese desertiche di una America troppo grande per noi "poveri" europei. Malkmus canta con voce sofferta e saltellante, racconta storie a stelle e strisce con una solarità disarmante, con la capacità di chi sa di avere un grande dono: quello di saper tramutare in canzoni le emozioni. Stephen ha pubblicato un disco da ascoltare con spensieratezza, da mettere in macchina, da gustare su una spiaggia deserta, da piluccare come un cono gelato. In attesa di un best dei Pavement.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

MADONNA

Don't tell me

Giunti a questo punto dobbiamo svelarvi un piccolo segreto. Forse qualcuno di voi avrà notato che su ogni numero di Musicplus.net recensiamo un disco della signora Ciccone. Casualità, o scelta ragionata? Ebbene possiamo svelarvi che le uscite discografiche della cantante seguono di pari passo la pubblicazione del Vostro giornale preferito. Una linea telefonica dedicata è il caldo collegamento tra la redazione e l'artista, che concorda con noi le sue mosse discografiche. La cantante non vuole "bucare" nemmeno un numero di Musicplus.net. Infatti ecco per la vostra gioia il secondo singolo estratto dall'ultimo lp di Madonna, "Don't Tell Me", pezzo costruito su pochissimi elementi sonori, ma dal sicuro impatto. Un video-clip western molto conturbante e una miriade di versioni sparse in altrettanti cd-singoli, fanno di "Don't Tell Me" un ottimo proseguo. Aspettando il terzo singlescusate sta suonando il telefono della linea privata di cui sopra, vado a rispondere.

Formato: CDS

(Pubblicato il: 28/11/2013)

DANIELE GROFF

If you don't like it

I maligni dicevano che era destinato all'oblio finita la buriana sul brit pop. I fan speravano che ritornasse. Ebbene Daniele Groff è di nuovo in pista con un singolo che anticipa il suo secondo lp. "If You Don't Like It" è un pezzo che si discosta dalla sua precedente esperienza artistica. Ritmo allegro, lirica sbarazzina, chitarra quasi assassina, remix di Gaudì strepitoso, ecco gli elementi per un gradito ritorno. Lontani sono i ricordi del brit pop, anche nei suoi artefici principali (Oasis, Blur, etc..), vicine sono le influenze anni ottanta presenti nel pezzo. A questo punto sorge spontanea una domanda: "Secondo voi è normale acquistare una canzone per come è cantato un passaggio che recita 'video killed the radio star'? Io me lo sto chiedendo da giorni.

Formato: CDS

(Pubblicato il: 28/11/2013)

COUSTEAU

Cousteau

I Cousteau sono un quintetto londinese nato nel maggio del '98, ma fortemente influenzato dalla vita notturna parigina. Un tocco transalpino percorre infatti le composizioni di questa band dal sapore noir e dall' indole jazzata. Il debutto è arrivato l'anno scorso su una minuscola etichetta, la Global, ma il talento di questi virtuosi non poteva passare inosservato a lungo. Infatti quest'anno la Palm Pictures ha ripubblicato il disco con l'aggiunta di un brano e ri-arrangiando nuovamente l'intera scaletta. Ne è uscito un album caldo e passionale, con la voce di Liam McKahey che sembra costantemente appoggiata ad un bancone di un bar malfamato, mentre i suoi compagni si dilettano a sorseggiare long drink altamente alcolici. I Coustau hanno scritto un disco sublime, un disco che ci riporta negli anni cinquanta, quando la vita era sicuramente più povera, ma decisamente più felice. Malinconia allo stato puro.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

THEREMIN

Una vendetta per Dingo

Il mercato discografico è attraversato, da un paio di stagioni a questa parte, da una febbre che sale verso i limiti di guardia. Tutti gli appassionati sono alla costante ricerca di colonne sonore dimenticate in sottoscala di magazzini impolverati. Colonne sonore di film di serie B pagate a peso d'oro per la copertina, o per brevi scampoli di musica strumentale senza senso. I Theremin, già autori di un paio di prove discografiche, si cimentano in una colonna sonora per un film western, in tutto ventuno movimenti sonori che all'ascolto sembrano dover accompagnare un lungometraggio a metà strada tra la fantascienza ed un giallo con killer seriale. Un soundtrack che tra qualche anno sarà preda ambita per collezionisti con bava alla bocca e cineasti di primo pelo. Quindi non siate "pirla", compratelo adesso finché il suo costo è decisamente abbordabile.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

TOMMY BASS

Lonesome spaceboy

Tommy Bass è una "vecchia" conoscenza per gli amanti della lounge music, era infatti apparso con un brano nella raccolta "Ultradolce" ed alcune sue musiche hanno fatto da soundtrack in svariate trasmissioni televisive. Il debutto era quindi atteso con interesse e curiosità. Ebbene "Lonesome Spaceboy" non delude le aspettative, Tommy si lascia andare a sonorità lounge fortemente miscelate a breakbeat energici, per la gioia di tutti i fan di Fatboy Slim. Non mancano i momenti di tenerezza musicale, come la canzone che da il titolo all'album, sapientemente inseriti in un contesto dai ritmi sostenuti e febbricitanti. La copertina disegnata da Massimo Giacon, impreziosisce ulteriormente un disco consigliato non solo ai seguaci dell'easy, ma a tutti gli amanti della dance pop d'avanguardia.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

DOM UM ROMAO

Lake of perseverance

Percussionista 75enne, Dom Um Romao è stato votato dalla rivista Down Beat il secondo musicista più importante del 2000, dopo lo scomparso Tito Puente. Con queste credenziali Dom Um ha pubblicato il suo nuovo album, che arriva dopo una carriera iniziata negli anni sessanta, collaborando con i più grandi artisti, da Sergio Mendes a Joao Gilberto, da Luiz Bonfa a Antonio Carlos Jobim. Il suo nome è inoltre legato al momento più creativo dei Weather Report e a alcune apparizioni insieme a Frank Sinatra, Robert Palmer e Airto e Flora Purim. "Lake Of Perseverance", pubblicato in esclusiva europea dalla Irma Records, è un disco raffinato, che vede la presenza di altolocati ospiti. Un disco di musica brasiliana come non si sentono facilmente, un disco da gustarsi in dolce compagnia.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

OTTOOHM

Ottoohm

Primo titolo in catalogo per la Nun, giovane etichetta di Stefano Senardi e debutto anche per i romani Ottoohm, band dedita ad un reggae-style elegante e raffinato. Diciamo subito che tra i brani migliori bisogna segnalare "Crepuscolaria", "Telecomando", "Non Perdiamoci Di Vista", "Angeli Franki" e "Brucia Babilonia", canzoni che mettono in evidenza la capacità del gruppo di mescolare le sonorità tipicamente reggae con la tecnologia del terzo millennio, mantenendo però un cuore pulsante sempre in costante evidenza. Gli Ottoohm si sono affacciati nel mercato musicale con un disco di debutto altamente consigliato. La Nun non poteva trovare miglior artista per presentarsi al grande pubblico. Accoppiata vincente non si cambia, dice il proverbio.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

CRISTINA DONA'

Goccia

Due album di pop intelligente. Due album ricchi di collaborazioni e idee da riempire decine di botti. Cristina Donà, dopo queste fatiche artistiche arriva al traguardo del primo singolo commerciale. Un traguardo importante se si considera che nella musica d'autore il singolo è un supporto non considerato, non amato, non cercato, non voluto. "Goccia" invece ci regala quattro tracce, più un video, che sono l'essenza del Donà pensiero, un poker di canzoni gentili, un quartetto di pezzi delicati con la voce di Cristina che disegna leggera usando colori pastello. Ah dimenticavo, in "Goccia" c'è la presenza di Robert Wyatt, ma per voi giovani scapestrati poco importerà.

Formato: CDS

(Pubblicato il: 28/11/2013)

PINO MARINO

Dispari

Pino Marino è al suo debutto discografico, debutto che arriva dopo un decennio passato tra locali e stesure di canzoni. Pino è un personaggio che ama la sfida, fin dal titolo del suo album, "Dispari", che evoca numeri scomodi, conti che non tornano mai e nottate passate in bianco a sommare, dividere e moltiplicare. "Dispari" è un grido gettato nel conformismo imperante, un urlo che pretende attenzione. "Dispari" suona come un bambino cresciuto in fretta, che ha sulla propria pelle i segni di battaglie senza vincitori, che ricorda senza sorridere, che ride senza aprire le labbra. Pino Marino racconta, anzi canta, con una malinconia di fondo che stride in un mondo fatto di modelle perfette, case perfette e vite perfette. Pino Marino sta camminando per la sua strada, tocca a noi decidere se seguirlo. Io la mia scelta l'ho già fatta.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

EH?

Festa dei nati di maggio

I romagnoli Eh? Avevano debuttato con il C.P.I. nella collana "Taccuini" ed avevano partecipato con un brano alla raccolta "Matrilineare". Poi la fine del Consorzio ha travolto anche il gruppo capitanato da Rossella Pompei, che oggi si è accasato dalle parti della New Lm Records di Ravenna. "Festa Dei Nati In Maggio" continua così il discorso artistico interrotto qualche stagione addietro e lo continua tra lampi di CCCP style, avantgarde lancinante e liriche pregnanti. Gli Eh? non sono per tutti, difficili e ostici come un gruppo che cerca nell'arte il suo modello di vita, che pretende dall'arte stimoli e riconoscimenti. Da ascoltare per poi decidere. Geni o millantatori? Artisti o misantropi? Il fatto di essere su Musicplus.net dovrebbe già darvi qualche indicazione.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

SUPREME BEINGS OF LEISURE

Supreme beings of leisure

Dagli Abc ai Pink Floyd, da Bjork ai Portishead, ecco alcune coordinate dei Supreme Beings Of Leisure, band multietnica che ha debuttato con un disco godibilissimo. Dopo una miriade di partecipazioni su raccolte sparse per il mondo, il quartetto si è accasato presso la Palm Pictures ed ha pubblicato il disco del terzo millennio. Sonorità indiane si mescolano all'elettronica, ritmi sud-americani si fondono al rock, attitudini breakbeat si uniscono alla dance, il tutto con la voce di Geri Soriano che danza leggiadra sospinta da questi suoni creati come un vestito attillato sulle sue corde vocali. C.o un disco da avere senza mezzi termini. I Supreme Beings Of Leisure sono la globalizzazione in musica, dove per globalizzazione si intende l'aspetto più positivo del termine.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

IL DISCO BASTARDO: AD/DC

For those about to rock we salute you

Il disco bastardo è quell'album che è pubblicato dopo un successo planetario, quel disco che deve eguagliare, se non superare, le vendite del suo predecessore ed ovviamente non ci riesce nemmeno lontanamente. "For Those About To Rock We Salute You" è stato il seguito al pluridecorato "Back In Black", l'album che ancora oggi prende la polvere in tutte le discoteche casalinghe del mondo, sia quelle composte da dieci lp che quelle piene come un uovo, un seguito che doveva mantenere altissimo l'interesse nei confronti di questi australiani dall'hard rock facile. Invece è rimasto negli scaffali dei negozi, guardato con indifferenza, addirittura deriso. Non è bastato mettere un cannone in copertina, non è bastato infilare dieci canzoni che nulla avevano da invidiare alle cugine di "Back In Black", gli ascoltatori del mondo intero si erano già rivolti verso altri generi ed altri idoli. L'hard rock tornava mestamente negli angoli bui del mercato discografico. E allora, noi siamo qui oggi per gridare ai quattro venti che "For Those About To Rock We Salute You" è un disco degli AcDc come lo sono tutti quelli usciti dal 1980 in poi e non sfigura affatto nemmeno davanti all'imperatore "Back In Black". L'intera discografia degli australiani è stata oggi rimasterizzata in digitale e si trova ad un prezzo economico alquanto interessante. Ridate dignità a questo album, riscoprite il vostro lato hard, suonatelo a tutto volume. E giustizia sarà fatta.

Formato: CD

(Pubblicato il: 28/11/2013)

Le recensioni di Andrea Tinti

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