recensioni

Studio Universal

Horror Collection
Bello e sinistro questo cd che raccoglie undici temi tra i più terrorizzanti film holywoodiani. Undici brani che spaziano da “Il Fantasma Dell’Opera” del 1930 a “Dracula” del 1979, passando attraverso “La Donna Che Visse Due Volte” del 1958, “King Kong” del 1933, “Brivido Caldo” del 1981, “Dr. Jekyll E Mr. Hyde” del 1941, “Il Presagio” del 1976, “Jurassic Park” del 1993, “Viale Del Tramonto” del 1950, “Io Ti Salverò” del 1945 e “La Sagra Della Primavera” del 1947.Undici temi che riportano la mente alle scene più paurose di questi film e non importa se il dracula in copertina ci guarda con l’apparecchio sui denti, cercando di sdrammatizzare questa Horror Collection, perché la paura comincia a salire dalla prima all’ultima nota e quando siamo già sull’orlo estremo della tensione emotiva, la funzione “Repeat” del nostro lettore cd, attivata inavvertitamente, ci riporta all’inizio di questo viaggio tra le pieghe della paura in musica. A questo punto non ci rimane che rifugiarci sotto il nostro lettino e sperare che il mostro non ci veda.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

El Muniria

Stanza 218
C’era attesa per questo nuovo progetto che vede coinvolto in prima persona Emidio Clementi, ex voce dei Massimo Volume ed oggi apprezzato e stimato scrittore. C’era attesa perché in molti volevano capire se il tunnel nel quale si erano infilati i Massimo Volume era finito o continuava la sua corsa nel buio. C’era attesa perché si sperava di poter riprovare le stesse emozioni sentite lungo la schiena all’ascolto di “Stanze”. C’era attesa perché si vociferava d'infiniti problemi durante la gestazione del disco e la sua registrazione. C’era attesa per capire se l’Homesleep aveva fatto un altro centro. Insomma c’era attesa. Oggi quella attesa è stata fugata. Oggi quella attesa si è trasformata in certezze. Certezze che non è il caso di elencare in queste righe di recensione.Certezze che ognuno di voi deve modellarsi sulla propria figura dopo l’ascolto di “Stanza 218”. Ascolto attento. Ascolto deciso. “Io chiedo in giro se si vede il sole dentro la mia testa”.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

The Vines

Winning Days
Dopo oltre un milione di copie vendute del debutto discografico, gli australiani Vines giungono al secondo album, quello della consacrazione o del definitivo declino. Fughiamo quindi qualsiasi dubbio, i quattro canguri riescono nell’intento. “Winning Days” suona potente ed incazzato, alternando momenti di puro furore sonico (“Ride”) a scatti d’ira (“Animal Machine”), ma non mancano neppure sprazzi di pacata irruenza (“Tv Pro”). L’album è infatti meno disomogeneo rispetto al suo predecessore ed il rock dei Vines si incunea con facilità tra le pieghe della nostra pelle. Visti dal vivo nell’unica data italiana del tour mondiale, il gruppo ha retto bene il palco, evitando di squagliarsi dopo tre canzoni. Un sano rock che ha nelle gesta di Craig (voce) la sua incognita più grande.Sono infatti convinto che se il cantante non darà di matto i Vines potranno diventare un nome su cui scommettere per il futuro, altrimenti saranno una meteora con due album più che buoni in carniere.In chiusura vorrei segnalarvi la ballata romantica intitolata “Autumn Shade II”, da ascoltare all’infinito.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Yellowcard

Ocean Avenue
Chiamatelo come meglio preferite: emo-core, pop punk, pop-core, o punk rock, perché poco importa. Quello che invece deve interessarvi è che gli Yellowcard sono uno dei nuovi eroi di questo genere. Genere che durante gli anni novanta ha portato alla ribalta i vari Green Day, Offspring, Blink 182, Pennywise, No Fx e via discorrendo. Gli Yellowcard in “Ocean Avenue”, che arriva dopo alcuni lavori per etichette indipendenti, dimostrano che il quartetto americano ha ben imparato la lezione ed anzi è riuscito a dare un'impronta originale al genere. La presenza di uno strumento alquanto inusuale, come un violino, rappresenta la marcia in più del gruppo. E’ stupefacente come Sean riesca ad amalgamare il suo strumento su un tappeto sonoro tirato e melodico come solo il pop punk riesce a fare. Tredici i brani con una epocale “Way Away”, una superlativa “Ocean Avenue” ed una storica “Only One”. Ma come non risentire per l’ennesima volta “View From Heaven”, “One Year, Six Months” o “Miles Apart”. Pop punk per divertirsi e dimenticare le asperità della vita quotidiana. Punk rock forever.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

AA.VV.

Distretto 7
Non voglio dilungarmi sul perché di questo cd, che fa parte di un progetto più ampio promosso da sei Comuni del Distretto 7 di Castelfranco Emilia finalizzato alla prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze da sostanze e non voglio nemmeno raccontarvi del testo nel booklet che parla di John Carpenter, di consumatori onnivori, di buoni o cattivi e fluidi costanti, ma vorrei raccontarvi della voglia di musica che trasuda dalle tredici tracce del cd. Vorrei dirvi della passione che ha spinto tutti i partecipanti a scrivere un brano ed entrare in uno studio di registrazione. Un sincero “bravi a tutti” e soprattutto a One Good Round, Blitzrock, Telephone Rouge e Stop?. Anche se sopra a tutti di una spanna troviamo i Trigaz con il loro post-rock-new wave- funky-art rock- heavy prog-garage-techno-ambient. Buon ascolto. Dimenticavo questo cd non è in vendita, ma è un omaggio che non giungerà mai negozi. Scherzetto.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Mando Diao

Bring 'Em in
Mi sono sempre chiesto il perché nel nord Europa (Norvegia/Svezia/Finlandia) il rock riesca a sfornare tanti gruppi, molti dei quali così bravi da far le scarpe ai colleghi inglesi ed americani. Me lo sono sempre chiesto, facendo un paragone con la scena rock italiana e con il peso internazionale che noi italioti abbiamo. La risposta è ancora lontana e nel frattempo mi imbatto nei Mando Diao e nel loro debutto discografico. Autorevoli critici internazionali hanno scritto che finalmente i Beatles hanno incrociato i Sex Pistols e forse hanno ragione. Altri ammettono che il gruppo nordico è riuscito in una miscela esplosiva di rock, blues, pop e punk. Insomma un selvaggio rock’n’roll anni duemila che trascina e stordisce l’ascoltatore. Garage music esplosiva che nelle mani di questi cinque ragazzi diventa altamente pericolosa. Un debutto da gustarsi tutto d’un fiato e da sentire a volume altissimo. Uno di quei dischi pieni di energia positiva che tutto il resto passa in secondo piano. Vintage rock per giovani brufolosi o attempati rocker d’un tempo che fu. Ed i gruppi italiani dove sono?

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Medusa

Miglior attore non protagonista
I gruppi italiani sono qui. Nuova uscita per i torinesi Medusa che arrivano al terzo album, dopo un inizio caratterizzato dall’hard rock ed una conversione al punk di matrice americana. Terzo album granitico e compatto come una roccia, terzo album che non lascia spazio a momenti di abbandono. I testi, rigorosamente in italiano, raccontano spaccati di vita, cercano di entrare dentro agli elettrodomestici casalinghi (“Microonde”), o narrano di una sveglia che suona imperterrita alle sei di mattina (“2 Minuti Di Odio”). “Migliore Attore Non Protagonista” è un disco urlato, con un Diegone in grande forma. Se decidessero di cantare in inglese potrebbero inventarsi di essere cresciuti in un ghetto di Los Angeles ed elargire “fuck” a tutto spiano. Ma forse è meglio così, dritti al cuore, dritti al cervello. “Cerca e distruggi” era il motto di un giovane Henry Rollins, “Cerca e distruggi” potrebbe essere lo slogan dei Medusa urlato indossando una maschera di Fonzie. In chiusura la news che Diegone ha cantato nel brano “Io Vengo Dalla Luna” di Caparezza, rendendo il favore fatto al gruppo torinese dal rapper nostrano nel precedente album.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Trezero

Trezero
I Trezero, band modenese all’esordio, ha un obiettivo ben preciso nella sua ricerca sonora. Creare una medicina per la mente che sia somministrata sotto forma di canzoni. Una cura sonora che possa aiutare la nostra testolina ormai votata ad un livello di stress verso i limiti di guardia. I Trezero si mettono quindi d’impegno e assemblano nove brani che spaziano tra il rock ed il dub, tra l’ambient ed il downtempo, sempre e comunque con un pizzico di elettronica a mantenere il ritmo. Il terzetto si avvale di alcuni ospiti (Francesca Giuli, Gianluca Artioli e Luca Mascia) che danno vigore al brano d’apertura “Fear”, del quale è stato girato anche un video-clip. Cavani, Parmigiani e Mancini sembrano essere a proprio agio tra sonorità orientaleggianti ed il destino che li ha fatti incontrare. “Trezero” è un disco da tenere come sottofondo alla propria attività lavorativa, o al proprio studio, capace com’è di infondere tranquillità ed un piacevole rilassamento mentale. “Secret Place” in loop continuo può essere un ottimo tranquillante naturale. Provate.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Jamelia

Thank You
Ventidue anni, cinque hit, due album ed una figlia. Sono questi i numeri “importanti” di Jamelia, astro nascente del soul britannico, che dopo una pausa durata un paio di anni per crescere la sua bambina, è tornata più in forma di prima con un primo singolo, “Bout” che ha riportato il suo nome nelle vette alte delle classifiche di mezzo mondo. Il secondo singolo, “Superstar”, è stato scelto come colonna sonora per uno spot pubblicitario ed è letteralmente esploso, trascinando con sé il nuovo album, “Thank You”. Ma prestate attenzione, se avete ballato “Superstar” fino all’inverosimile, compratevi il singolo, perché l’album è distante dai suoni dell’hit.Nei quattordici brani del cd il soul si sposa con l’attualità ed invita alla festa di Jamelia anche ospiti quali Bubba Sparxxx, Rah Digga e Asher D. Jamelia canta, rappa e sussurra con una disinvoltura disarmante. La giovane cantante inglese non è per nulla intimidita dalla sua giovane età e dalle colleghe con nomi altisonanti, non si piega al volere del business e continua dritta per la sua strada fatta anche di liriche così profonde da far spavento perfino ai nostri rocker più famosi. Jamelia balla e canta e noi non possiamo far altro che stare a guardarla e sentirla con ammirazione.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Spider Joint

Smirks
Gli Spider Joint arrivano da Bologna ed hanno pubblicato da un po’ di tempo il loro esordio su cd. Il disco contiene quattro tracce che mettono in evidenza la buona vocalità di Patrizia e l’amalgama sonora di Laura, Yuri e Francesco, oggi coadiuvati anche dalle tastiere di Francesco. Il sound si rifà agli anni settanta anche se calato al giorno d’oggi. Azzardo un paragone e cito Janis Joplin. Capisco di essere andato un po’ oltre, ma tant’è. Tra i brani mi sembra particolarmente riuscito “Try”, con le sue atmosfere sognanti. Per chi invece ama sensazioni vibranti consiglio l’ascolto di “Helena”, canzone che apre il cd. “Smirks” è in sostanza un buon esordio che ora bisogna portare avanti con passione, costanza e coerenza.

Formato: cds


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Divine Comedy

Absent Friends
Quando una lirica racconta di una nave che pur di non essere demolita si lascia affondare nel mare aperto (“The Wreck Of The Beautiful”), o un'altra ci narra la storia di un uomo d’affari sempre in giro per il mondo che spera di poter tornare a casa in tempo per il calcio d’inizio di una partita di calcio dove debutta suo figlio (“Come Home Billy Bird”), oppure ci racconta della propria vita incantata sperando che la propria figlia possa un giorno provare le stesse emozioni (“Charmed Life”), quando tutto questo succede in un disco, bisogna avere quel disco senza tentennamenti, o ripensamenti dell’ultimo momento in favore della compilation di “Amici”. I Divine Comedy, dopo tanti anni di carriera, sono diventati una one man band composta da Neil Hannon e Neil non ha deluso i suoi fan, scrivendo uno dei dischi più romantici e sensuali di sempre. E’ vero che il gruppo non ha mai esplorato territori musicali troppo sferzanti, ma con “Absent Friends” i Divine Comedy hanno (ha) superato loro (lui) stessi (stesso). Un disco crepuscolare come solo i veri romantici sanno essere. Un disco da ascoltare in penombra, magari abbracciando la propria amata/o. Un disco da lacrime agli occhi. Un bel disco.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Antony Marlop

Margot
A prescindere dal fatto che il 45 giri (quello in plastica nera o colorata) è, per il sottoscritto, l’essenza della musica, possiamo ora andare a disquisire su questa uscita discografica di Antony Marlop, ex voce dei Trilli. Antony dopo dieci anni passati con il gruppo, ha deciso, nel 2002, di tentare, insieme a tre musicisti emiliani (Bologna, Modena), di dare voce al suo progetto solista. Il singolo, pubblicato in 500 copie numerate, presenta due brani, “Margot” e “Dimenticata”, che ci fanno viaggiare verso gli anni sessanta, tra beat, rock e psichedelia. Il lato B mi ha ricordato i Charlatans del primo album, paragone che personalmente ritengo positivo. Esordio pimpante. Per gli amanti del genere assolutamente da consumare.

Formato: 45 giri


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Caravane de Ville

Casbah
Mettiamo subito in chiaro che questo secondo cd dei Caravane De Ville è un passo in avanti rispetto al debutto della band capitanata da Giovanni Rubbiani. Un passo in avanti tra la cultura occidentale e quella orientale, un mix impazzito ed impazzato dove il gruppo emiliano incontra la posse tunisina dei Wled Bled (“Nostra Signora Dei Diseredati”) e la voce di Aziz Riahi (“Casbah” e “Uragano”). Un bel esempio di interazione tra musiche. A volte sembra di essere in pieno deserto, mentre in altre sulla via Emilia all’altezza di Modena. Sul versante delle liriche i temi trattati spaziano dalla guerra in “Tempi Tribali” ai felini nel “Il Puma”, passando per il pacifismo in “Pranzo Reale”, o fantasie ormonali in “Hanabel”. I Caravane De Ville si candidano per essere la via italiana al meticciato musicale. I Mau Mau hanno trovato i loro figli. Era ora.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Empty Frames

Draw a line
Da Brescia con ardore. Gli Empty Frames giungono al nuovo album virando le coordinate musicali verso una sperimentazione di facile accesso (“Virtually Impossible To See”), o attraverso un pop stralunato (“For Someone Who Was My Friend”). Le liriche, in inglese, mettono in luce la buona amalgama sonora (“Jail Bird”) e l’inserimento dei fiati, suonati per l’occasione dall’ex Shandon Max Finazzi. Molto suggestivo il terzo pezzo in scaletta (“Hope You’re Feeling Better”), che getta una luce di malinconia sull’intero album. Il gruppo ha deciso di mettere online (www.emptyframes.it) l’intero cd, che è scaricabile gratis in mp3. Per gli amanti invece del prodotto originale non ci sono problemi, sullo stesso sito si può ordinare la propria copia. Cosa aggiungere? Fate un giro su www.emptyframes.it ed ascoltate in prima persona il lavoro della band. Potreste anche innamorarvene senza rendervi conto di cosa vi è successo.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Gray

La mediazione perfetta
Gray è una band nata dall’incontro tra un cantante/chitarrista (Gray) ed alcuni musicisti amanti del rock stradaiolo. La band dopo diversi concerti in giro per l’Italia ha partecipato a Sanremo Rock ed ha aperto diversi live di band affermate come Meganoidi, Verdena e Marlene Kuntz. Il debutto discografico è arrivato con un cd singolo (4 brani) pubblicato dalla Blonde Records di Roma. Quattro pezzi di rock tirato, d’atmosfera e senza troppi fronzoli, che possono fare la felicità degli amanti del guns’n ‘roses sound. Tra il poker di canzoni la mia preferita è “La Mediazione Perfetta”, mentre non avrei calcato così tanto la voce in “Stella”. Da sostenere.

Formato: cds


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Tuxedomoon

Cabin in the sky
La leggenda è tornata. I Tuxedomoon si sono ritrovati insieme (oggi ogni componente vive lontano dagli altri: Messico, New York, Grecia e Brussels) per dare vita ad un disco in studio con la formazione originaria (a dire il vero qualche giovane ospite è stato chiamato a dare “manforte” al gruppo). Quello che ne è nato è il disco “pop” dei Tuxedomoon. Fate però attenzione, qui si parla di pop nella accezione dei Tuxedomoon, quindi musica di più facile accesso rispetto ai dischi storici dell’ensemble, ma sempre di altissima qualità, che sfocia in alcuni casi nella sperimentazione. Non poteva essere altrimenti. Per noi italiani farà piacere sapere che il gruppo si è cimentato con il nostro idioma. Il risultato potrà far sorridere, ma riporta ad un immaginario fatto di aperitivi e gang malavitose. Ascoltare “Diario Di Un Egoista” è molto suggestivo, come immergersi in “Annuncialto” o in “A Home Away”. Nel 2003 una serie di remix di “No Tears”, curati da Dj Hell, hanno letteralmente spopolato in Germania. Segno tangibile dell’importanza dei Tuxedomoon a qualsiasi latitudine ed epoca.“Cabin In The Sky” è da godere fino in fondo, apprezzandone ad ogni passaggio nuovi aspetti e nuovi misteri. I Maestri son tornati ed hanno sfornato un disco intriso di sugo al pomodoro.

Formato: cd digipack


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Instrumental Quarter

No more secrets
Quando un artista/gruppo italiano incide per una etichetta straniera è sempre un evento. Anche oggi, nell’era della globalizzazione, un avvenimento del genere deve essere salutato con gioia e felicità. Quindi gioite insieme a me perché gli Instrumental Quarter di Paride Lanciani, hanno pubblicato l’esordio discografico tramite la Sick Room Records di Chicago (USA).Paride è già noto alle cronache grazie a tre album pubblicati con il nome di Kash, l’ultimo dei quali prodotto da Steve Albini. E l’ombra di Steve aleggia anche in “No More Secrets” e nelle otto tracce che lo compongono. Musica che ricorda il post rock senza essere così dannatamente lenta. Musica che sperimenta e cesella ogni nota in una catarsi di emozioni. Avantgarde illuminata. I Codeine guardano gli Slint, mentre i Flying Saucer Attack ridono a crepapelle perché i Laika hanno rotto un plettro. Un evento. Credeteci.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Gruppo Fonico Locale Spa

Quando il rock mi assale
Se non amate il rock a stelle e strisce andate oltre. Il G.F.L. è infatti un ottimo esempio di rock nel quale l’orizzonte si perde nel cielo azzurro e desolate highway solcano per centinaia di chilometri sperduti territori con il sole a picco. Unico legame con la nostra terra l’utilizzo della lingua di Dante, che si aggrappa benissimo alla musica. Segno evidente che il rock è universale e può raccontare storie texane e senza battere ciglio si mette a disposizione di avventure emiliane. Nelle note del cd leggo che il Gruppo Fonico Locale prova da tanti anni e questo spiega la disinvoltura dei tre musicisti nell’eseguire i brani presenti nel cd. Se vi imbatterete in “Quando Il Rock Mi Assale”, prestate attenzione alle liriche ed aprite il libretto fino a perdervi nell’orizzonte di questo cielo nuvoloso. Rudy starà cantando “Mississippi Club”, o “I Migliori Son Tutti Morti” e voi vi sentirete parte di un qualcosa che avete sempre fantasticato nella vostra testa. It’s only rock’n’roll, but never die.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Morrissey

You, are the quarry
Album epocale. Disco storico. Morrissey è tornato con il suo lp più bello da quando ha chiuso il discorso con gli Smiths. Un disco che suona perfetto in ogni suo momento. Testi pregnanti e carichi di prese di posizione nette e senza fraintendimenti, sono le fondamenta di un cd bellissimo. Il trittico iniziale (“America Is Not The World”, “Irish Blood, English Heart” e “I Have Forgiven Jesus”) è poesia allo stato puro. Le successive “Come Back To Camden”, “I’m Not Sorry” e “The World Is Full Of Crashing Bores” sono un distillato di bellezza sonora. “First Of The Gang To Die”, il secondo singolo estratto dall’album, è un brano che entrerà nella storia. Proprio quando Morrissey sembrava spacciato, troppo “vecchio” e stanco per sopportare gli attacchi di giovani cantanti sfornati ad un ritmo incalzante, la voce degli Smiths sforna un lp che non ammette rifiuti. Due le edizioni disponibili sul mercato italiano, la prima nel canonico involucro di plastica trasparente, la seconda in un lussuoso digipack con un dvdsingolo in omaggio. A voi la scelta, perché mi sembra ovvio che non potete mancare l’acquisto.

Formato: cd + dvds digipack


(Pubblicato il: 28/11/2013)